Può raccontarci un ricordo, un evento, un insegnante che ha segnato la sua formazione?
Ricorda uno o più compagni di scuola che sono stati o sono ancora importanti nella sua vita?
Lei ha avuto una grave malattia a undici anni. Come hanno reagito i suoi compagni e i suoi insegnanti? E come l’ha vissuta e gestita lei?
Lei è riuscita a portare avanti i suoi studi fino all’università, nonostante i numerosi impegni sportivi. Qual è il suo segreto?
Lei è un modello per tutti i ragazzi e le ragazze: le pesa mai questa responsabilità?
Quando incontra gli studenti, c’è una domanda ricorrente a cui è più felice di rispondere?
Secondo lei, che cosa hanno in comune lo studio e lo sport? E il fioretto in particolare?
Il suo motto è: “Se sembra impossibile, allora si può fare”. Come pensa che dovrebbe essere la scuola per offrire a tutti l’occasione di provare a fare l’impossibile?
© foto Bisi
Bebe Vio
Beatrice Maria Marzia Adelaide Vio Grandis, meglio conosciuta come Bebe Vio, è un’atleta del Comitato Paralimpico Internazionale. La sua passione è la scherma in carrozzina, con la quale ha partecipato a tre edizioni dei Giochi Paralimpici (Rio 2016, Tokyo 2020 e Parigi 2024). Tra un allenamento e l’altro ha concluso la sua carriera da studentessa presso l’università americana John Cabot di Roma, laureandosi alla facoltà di Communication and International Relations.
Da gennaio 2025 è Consigliere Federale in rappresentanza Atleti della Federazione Italiana Scherma.
Il suo sogno è unire lo sport olimpico e quello paralimpico in un unico comitato, con il fine di creare un movimento sportivo senza barriere. Questa è la battaglia principale che porta avanti con due importanti progetti: l’Associazione art4sport e la Bebe Vio Academy.