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Tutti gli articoli

Ritmi morbidi
Spesso l’insegnante si fa prendere dal “fare”, invece bisognerebbe “rallentare”. La scuola dovrebbe valorizzare il saper aspettare, il saper condividere, il saper oziare, a volte perfino il non fare niente.

Pierdomenico Baccalario e l’editoria per ragazzi
Pierdomenico Baccalario è una delle figure più poliedriche nel panorama della letteratura per ragazzi. È autore, in ogni possibile declinazione, e imprenditore. Ci racconta il segreto della sua creatività e le sue idee per stimolare la lettura.

La valutazione come dialogo e orientamento
Un sistema di valutazione che va oltre il voto e sostiene lo studente nel percorso di apprendimento è fondamentale per costruire una scuola che non selezioni ma accompagni.

Guardando s’impara
Educare oggi significa anche insegnare a leggere il mondo attraverso lo schermo. Inserire nella didattica momenti di co-viewing può stimolare domande e discussioni attraverso un linguaggio che gli studenti conoscono e apprezzano.

Per una scuola della possibilità
La ricerca pedagogica, integrata alla didattica quotidiana, può rianimare la vita della scuola e la gioia del percorso di apprendimento. Davide Tamagnini intreccia ricerca e insegnamento, innovando pratiche consolidate come quelle della valutazione.

A scuola con Galilei e Newton
Insegnare la scienza non è trasmettere nozioni già date, sottoporre schemi e formule da imparare a memoria, ma è invitare gli alunni a mettersi in gioco, a “provare e riprovare”, avvicinandosi per passi a teorie mai date per scontate.

Jean Piaget
Jean Piaget, biologo e psicologo svizzero, è considerato il padre dell’epistemologia genetica e della psicologia dello sviluppo.

Bebe Vio
La campionessa paralimpica Bebe Vio rievoca i suoi anni di scuola e il ruolo essenziale di insegnanti e compagni. E ci racconta l’importanza delle “tre S” nella sua vita: scuola, scherma e scout.

Le parole: chiavi d’accesso al mondo
Educare alla lettura significa anche trasmettere valori e formare alla cittadinanza. Per avvicinare gli studenti alla bellezza delle parole occorre creatività e apertura a nuovi linguaggi e strumenti.

Ritmi morbidi
Spesso l’insegnante si fa prendere dal “fare”, invece bisognerebbe “rallentare”. La scuola dovrebbe valorizzare il saper aspettare, il saper condividere, il saper oziare, a volte perfino il non fare niente.

Pierdomenico Baccalario e l’editoria per ragazzi
Pierdomenico Baccalario è una delle figure più poliedriche nel panorama della letteratura per ragazzi. È autore, in ogni possibile declinazione, e imprenditore. Ci racconta il segreto della sua creatività e le sue idee per stimolare la lettura.

La valutazione come dialogo e orientamento
Un sistema di valutazione che va oltre il voto e sostiene lo studente nel percorso di apprendimento è fondamentale per costruire una scuola che non selezioni ma accompagni.

Guardando s’impara
Educare oggi significa anche insegnare a leggere il mondo attraverso lo schermo. Inserire nella didattica momenti di co-viewing può stimolare domande e discussioni attraverso un linguaggio che gli studenti conoscono e apprezzano.

Per una scuola della possibilità
La ricerca pedagogica, integrata alla didattica quotidiana, può rianimare la vita della scuola e la gioia del percorso di apprendimento. Davide Tamagnini intreccia ricerca e insegnamento, innovando pratiche consolidate come quelle della valutazione.

A scuola con Galilei e Newton
Insegnare la scienza non è trasmettere nozioni già date, sottoporre schemi e formule da imparare a memoria, ma è invitare gli alunni a mettersi in gioco, a “provare e riprovare”, avvicinandosi per passi a teorie mai date per scontate.

Jean Piaget
Jean Piaget, biologo e psicologo svizzero, è considerato il padre dell’epistemologia genetica e della psicologia dello sviluppo.

Bebe Vio
La campionessa paralimpica Bebe Vio rievoca i suoi anni di scuola e il ruolo essenziale di insegnanti e compagni. E ci racconta l’importanza delle “tre S” nella sua vita: scuola, scherma e scout.

Le parole: chiavi d’accesso al mondo
Educare alla lettura significa anche trasmettere valori e formare alla cittadinanza. Per avvicinare gli studenti alla bellezza delle parole occorre creatività e apertura a nuovi linguaggi e strumenti.