
Ritmi morbidi
Spesso l’insegnante si fa prendere dal “fare”, invece bisognerebbe “rallentare”. La scuola dovrebbe valorizzare il saper aspettare, il saper condividere, il saper oziare, a volte perfino il non fare niente.
Spesso l’insegnante si fa prendere dal “fare”, invece bisognerebbe “rallentare”. La scuola dovrebbe valorizzare il saper aspettare, il saper condividere, il saper oziare, a volte perfino il non fare niente.
Un sistema di valutazione che va oltre il voto e sostiene lo studente nel percorso di apprendimento è fondamentale per costruire una scuola che non selezioni ma accompagni.
Educare alla lettura significa anche trasmettere valori e formare alla cittadinanza. Per avvicinare gli studenti alla bellezza delle parole occorre creatività e apertura a nuovi linguaggi e strumenti.
La scuola di oggi riconosce e incoraggia la diversità dei propri studenti e mette a disposizione strumenti utili per personalizzare la didattica e stimolare tutti i tipi di intelligenza.
Gli insegnanti non sono istruttori ma ponti, e un ponte per essere credibile deve avere una buona manutenzione, che in questo caso è cultura, conoscenza, esperienza.
La pluriclasse può diventare un’occasione per mettere in pratica strategie e metodi efficaci e stimolanti per la crescita relazionale e scolastica dei bambini.