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© Ufficio per la stampa e la comunicazione Presidenza della Repubblica
22 Maggio 2025
22 maggio 2025

Gli Alfieri della Repubblica: una gioventù esemplare

Premiare le nuove vie della solidarietà

Intervista a Luisa Corazza,
Presidente commissione conferimento attestato “Alfiere della Repubblica”
Tempo di lettura: 10 minuti
Da quindici anni, il Quirinale assegna l’attestato d’onore “Alfiere della Repubblica” a giovani che si sono distinti per comportamento, talento o attitudine offrendo un esempio di cittadinanza virtuosa, creativa, dinamica, capace di generare cambiamento. Quali sono le logiche con cui si selezionano e si valutano le candidature?
Quando è nato l’attestato d’onore “Alfiere della Repubblica” e per premiare che cosa?
L’Attestato d’Onore di Alfiere della Repubblica è stato istituito nel 2010 per offrire un formale riconoscimento del Capo dello Stato ai giovani che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’arte, dello sport e del volontariato, con singoli atti o comportamenti ispirati ad altruismo e solidarietà.
AI e scuola, intervista a Mario Rasetti

Fac-simile dell’attestato conferito agli Alfieri della Repubblica © Ufficio per la stampa e la comunicazione Presidenza della Repubblica

Quest’anno il tema che ha ispirato le vostre scelte è “nuove vie per la solidarietà”. Quali sono le nuove declinazioni della solidarietà in questa fase storica così complessa?
La recente esperienza pandemica, i cambiamenti climatici e le nuove forme di intelligenza artificiale stanno influenzando anche il modo con cui i ragazzi interpretano la solidarietà, che è sempre più accessibile, inclusiva e adattata alle sfide del mondo contemporaneo. Tra le storie che la Presidenza della Repubblica ha voluto premiare quest’anno si trovano quelle di ragazze e ragazzi che hanno deciso di impiegare le proprie abilità scientifiche e tecnologiche per affrontare importanti sfide sociali e ambientali al fine di migliorare la qualità di vita di tante persone. Ci sono adolescenti che utilizzano la scrittura come strumento di cambiamento sociale, per affrontare temi rilevanti e sensibilizzare i coetanei sull’importanza della cultura nella costruzione di una società più consapevole e aperta. Altri giovani ancora testimoniano, con le proprie scelte, il valore universale dello sport, potente strumento che consente di superare qualsiasi barriera fisica, culturale, sociale o economica.

La solidarietà è sempre più accessibile, inclusiva e adattata alle sfide del mondo contemporaneo.

Quante candidature ricevete ogni anno? E il numero è stato costante negli anni?
Il grado di partecipazione che l’attestato di Alfiere ha raggiunto presso la collettività è andato aumentando di anno in anno, anche grazie ai media nazionali che hanno progressivamente dedicato più spazio ai giovani insigniti.

Anche il sito internet del Quirinale dedica un’apposita sezione agli Alfieri della Repubblica, con informazioni dettagliate e aggiornate. All’interno di questa sezione si possono trovare tutte le indicazioni utili per presentare le candidature attraverso un modulo che va compilato digitalmente e inviato alla casella email: candidaturealfieri@quirinale.it.

Qual è il ruolo della scuola o degli insegnanti nelle segnalazioni di candidature?
La scuola è un canale importante per le candidature degli Alfieri della Repubblica, ma l’attestato è rivolto anche a tutti quei giovani che, al di fuori dell’ambiente scolastico, si distinguono per impegno civile, solidarietà, coraggio e responsabilità. In questi casi la candidatura può partire da associazioni di volontariato, famiglie o singoli cittadini, istituzioni locali.
Ci sono enti o associazioni che di solito segnalano eventuali candidati?
Sì, negli anni sono pervenute molte candidature anche da enti del terzo settore che si occupano di attività di volontariato e di solidarietà sociale.
Come funziona il processo di selezione e quanto tempo dura?
I lavori della commissione durano un anno, nel corso del quale sono previsti numerosi incontri per esaminare tutte le candidature che arrivano alla Presidenza.
Come si compone la commissione di valutazione e quale ruolo svolge nella selezione?

La commissione di valutazione delle proposte di conferimento è nominata dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica ed è composta da un presidente, due membri e un segretario.

La commissione esamina tutte le candidature pervenute alla Presidenza della Repubblica nell’arco dell’anno e trasmette le proprie valutazioni al Segretario Generale, che formula delle proposte al presidente della Repubblica. Quest’ultimo, sulla base delle proposte formulate dal Segretario Generale, può nominare un massimo di trenta Alfieri ogni anno.

In base a quali criteri viene scelto il singolo candidato?
L’attestato è riservato alle ragazze e ragazzi italiani, anche residenti all’estero, e alle cittadine e ai cittadini stranieri residenti, che siano nati nel nostro Paese o abbiano frequentato con profitto le scuole italiane per almeno cinque anni. Gli Alfieri della Repubblica vengono scelti in base a criteri che mirano a valorizzare esempi positivi di cittadinanza attiva, solidarietà e impegno.
E con quali criteri vengono assegnate le targhe a gruppi o intere classi?
In considerazione dell’accresciuta risonanza che l’attestato ha avuto negli anni, a partire dal 2017, accanto alla premiazione individuale, è stata adottata la prassi di premiare progetti collettivi, ovvero quelli realizzati da gruppi di ragazzi che hanno messo in campo iniziative esemplari, espressione dei valori di solidarietà, inclusione e accoglienza.
Da allora sono state conferite circa tre, quattro targhe per ogni edizione.
AI e scuola, intervista a Mario Rasetti

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella © Ufficio per la stampa e la comunicazione Presidenza della Repubblica

Gli ambiti considerati rilevanti dal Quirinale per decidere le attestazioni (studio, cultura, volontariato…) sono rimasti sempre gli stessi o sono cambiati col tempo?
Gli ambiti scelti dalla Presidenza della Repubblica per conferire l’attestato d’onore “Alfiere della Repubblica” si sono mantenuti costanti nel tempo nei valori di fondo, ma si sono anche adattati per riflettere i contesti più attuali. Negli anni, la Presidenza ha dato spazio anche a eventi esterni e situazioni di emergenza: è stato infatti riconosciuto il valore di quei giovani che hanno prestato il loro aiuto a seguito di terremoti o alluvioni che avevano colpito il nostro Paese. Molti altri si sono distinti nel periodo della pandemia o per l’accoglienza mostrata a coetanei fuggiti dalla guerra in Ucraina.
Quale ritiene che sia l’impatto di questo attestato d’onore sulla popolazione giovanile nel suo complesso? E può avere un effetto come modello morale?
Questo attestato è nato proprio con l’obiettivo di valorizzare esempi positivi. Le ragazze e i ragazzi sono in grado di darci importanti lezioni: l’altruismo, la generosità e la responsabilità sociale possono fare la differenza, attivando un effetto moltiplicatore che può trasformare l’impegno del singolo in un movimento collettivo capace di generare profondi cambiamenti.
di Emilia Bandel
Luisa Corazza

Luisa Corazza è professoressa ordinaria di diritto del lavoro presso l’Università degli Studi del Molise.
È consulente del presidente della Repubblica per le questioni di carattere sociale dal 27 maggio 2015.

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